I modelli base del pianoforte sono quello orizzontale e verticale, il primo detto anche a coda; quello orizzontale fa appoggio su tre piedi e dispone di un suono potente e si possono trovare quelli a mezza coda, a un quarto di coda e a tre quarti di coda; il pianoforte verticale ha trovato diffusione come strumento di studio ed è disposto verticalmente, con la cassa armonica è meno ampia rispetto alla suddetta tipologia e non ne possiede pertanto la stessa sonorità.
All'interno del pianoforte si trova una tavola armonica sul cui ponticello sono tese le corde; i tasti non sono altro che l'espediente tramite cui azionare i martelletti che percuotono le corde, unite in gruppi a seconda del suono (ciascun gruppo, percosso dal martelletto, innesca un solo suono).
Il pianoforte comprende anche i pedali:
- il pedale di destra cancella l'azione degli smorzatori cosicché le corde continuano a vibrare anche se chi suona ha tolto le mani dai tasti; la sonorità è in tal modo ampliata e prolungata favorendo la produzione dei suoni armonici.
- il pedale di sinistra sposta verso destra il sistema dei martelletti di modo che essi percuotano una corda invece che due e due corde invece che tre; questo fa sì che si ottenga un suono più morbido e smorzato. La sonorità è diminuita.
- il pedale tonale è presente nei pianoforti a coda, al centro, e costituisce una sorta di pedale di risonanza in quanto consente di prolungare un singolo suono indipendente dagli altri; agisce per un gruppo circoscritto di tasti.
- nel pianoforte verticale, al centro, può esistere un terzo pedale che tuttavia non gode di largo seguito e risulta poco sfruttato: la sordina. Il suono risulta attutito.